La musica 

Nel caso della musica dobbiamo ammettere la nostra ignoranza in materia, tanto più che si tratta di musica giapponese (a proposito di musica e suono in questo film si veda Kinoshita, 1996). Possiamo tuttavia affermare che tutta la musica e le cantilene che si sentono nel film sono "di scena", ovvero diegetiche, anche se spesso chi le esegue è situato in un fuori campo non sempre determinabile. Non esiste cioè la tradizionale "musica di commento", ovvero extradiegetica, salvo che nei titoli di testa e parzialmente sul cartello «Fine».
Un discorso distinto andrebbe fatto per le musiche degli spettacoli (compresa la parata di barche conclusiva), che richiederebbero uno specialista per fare osservazioni pertinenti. Ci limitiamo a osservare quanto spesso si sentano fuori campo musiche che appartengono a spettacoli che non vediamo (si tratta in genere di musiche che introducono un nuovo spettacolo successivo a quello che abbiamo appena visto): inqq. 11-12-13 (nuovo spettacolo al Teatro Shintomi di Tōkyō); 24 (Otoku, lasciando casa Onoe, sente la musica di uno spettacolo al Teatro Shintomi che si intravede sullo sfondo); 40-41 (musica conclusiva dello spettacolo al Teatro Asahi di Ōsaka, che non vediamo), 42-43-44-45 (nuovo spettacolo al Teatro Asahi); 101-102 (nuovo spettacolo al Teatro Suehiro di Nagoya, introdotto dal suono degli hyōshigi).

inq. 17 inq. 17

Per quanto riguarda il resto del film, uno statuto particolare hanno le ricorrenti cantilene, eseguite presumibilmente da ambulanti (14 , 16 , 17 — l'unica in cui gli ambulanti sono in scena —, 22 , 27-28-29 , 46-47-48 , 49 , 61-62, 104, 106-107 , e a volte il motivo cantato è lo stesso (quello delle 46-47-48 ritorna nella 106-107 , come preciseremo dopo [1]), nonché altre musiche d'ambiente fuori campo (112-113 , 126-127-128 ). Ci si può chiedere se ciò che gli ambulanti cantano possa avere una relazione con il racconto, ma i nostri consulenti giapponesi non sono stati in grado di illuminarci in proposito. Possiamo quindi solo dire che l'insieme del film, a parte le scene di spettacolo, risulta immerso in un'atmosfera musicale di carattere popolare; e il fatto che la prima di queste cantilene sia quella della 14 , dove un cantastorie esegue un motivo chobokure (forma "degradata" di kabuki), ci convince che il sottofondo musicale costituisce nel suo insieme qualcosa come un controcanto che proviene dalla zona bassa della società giapponese, in opposizione al canto nobile di quella alta delle grandi famiglie di attori negli spettacoli. Si tratta forse di un'ulteriore forma di incrocio dialettico fra teatro shinpa e teatro kabuki.
Un caso particolare è quello della scena 29 (Otoku di ritorno a Ōsaka), dove si sente prima una cantilena (106-107 ), poi (108-109-110 ) il suono degli hyōshigi; a un certo punto Otoku si alza per ascoltarli: sia la cantilena che il suono degli hyōshigi sono gli stessi che Otoku aveva sentito assieme a Kiku alla fine della scena 18a (46 ) e nella 18b (47-48 ), e Kiku le aveva detto che erano i "tamburi" (così nei sottotitoli) che annunciano la fine dello spettacolo: un ulteriore esempio di "rima", stavolta sonora. Un'altra interrelazione dei suoni fuori campo con quelli in campo si ha con il riverbero nella stanza di Otoku morente della musica che accompagna la parata di barche (136 e 141 ). In entrambi i casi la musica collega Otoku a Kiku assente.



Note
1. In Gion no Shimai (1936) di Mizoguchi, ambientato nella Kyōto degli anni '30, si sente a un certo punto lo stesso motivo cantato da un ambulante fuori campo, e i sottotitoli stavolta traducono: «Castagne arrosto» .